Come si apre una partita iva
Ti sei mai chiesto come poter trasformare un’idea geniale in un vero e proprio business? Sei stanco di lavorare per qualcun altro e sogni di diventare tuo padrone? Hai una passione che vorresti portare a livelli professionali, ma non sai da dove iniziare? Bene! Il primo passo è aprire la tua partita IVA. Sembra intimidatorio, lo so, ma non temere: il processo è molto più semplice di quanto immagini. In questo post ti guiderò passo dopo passo attraverso le tappe necessarie per avviarti sul sentiero dell’imprenditoria. Non permettere alla burocrazia o all’ignoranza del procedimento di fermarti dal realizzare i tuoi sogni. Dopo aver letto queste righe sarai pronto ad affrontare l’avventura imprenditoriale con maggiore consapevolezza ed entusiasmo grazie ai consigli di un commercialista online!
Lo smart working fa bene all’ambiente: ecco perché
L’introduzione dello smart working ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le persone lavorano. Con la possibilità di lavorare da remoto, gli individui possono evitare lunghi spostamenti quotidiani, ridurre le emissioni di CO2 e contribuire a migliorare la qualità dell’aria.
Inoltre, lo smart working può anche aiutare a ridurre il consumo di energia e la produzione di rifiuti, contribuendo a un ambiente più sostenibile.
In questo articolo, esploreremo i vari modi in cui lo smart working può aiutare a proteggere l’ambiente e perché dovremmo incoraggiare la sua adozione.
Minori spostamenti e utilizzo di mezzi di trasporto
Il trasporto è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico e rappresenta una grande preoccupazione per la salute umana e per l’ambiente. Il trasporto su strada è responsabile del 71% delle emissioni di CO2 legate al trasporto e del 14% delle emissioni globali di CO2. Inoltre, le emissioni di gas di scarico dai veicoli possono causare problemi respiratori e contribuire alla formazione di smog.
Lo smart working può aiutare a ridurre l’inquinamento da trasporto eliminando la necessità di lunghi spostamenti quotidiani per andare al lavoro. Con la possibilità di lavorare da remoto, le persone possono evitare di utilizzare l’auto o i mezzi pubblici per recarsi in ufficio. Ciò può portare a una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e a una migliore qualità dell’aria.
Inoltre, lo smart working può anche ridurre la congestione del traffico, migliorando la sicurezza stradale e riducendo i tempi di viaggio.
Se le aziende incoraggiano lo smart working, possono ridurre la necessità di grandi uffici e, di conseguenza, anche la necessità di costruire nuovi edifici, in questo modo si evitano anche i problemi legati all’inquinamento relativo all’edilizia.
Minori consumi energetici e riduzione dei rifiuti
Lo smart working può aiutare a ridurre il consumo di energia e dei rifiuti nei luoghi di lavoro in diversi modi.
- lavorando da casa, le persone hanno meno bisogno di utilizzare l’energia per il riscaldamento e la climatizzazione degli uffici. Ciò può portare a un significativo risparmio energetico, soprattutto in inverno quando i costi per il riscaldamento possono essere elevati.
- gli uffici possono essere illuminati e climatizzati solo dove è necessario, poiché ci sono meno persone ed è possibile limitare l’utilizzo dei locali.
- le aziende hanno iniziato ad utilizzare tecnologie più efficienti per la comunicazione e la condivisione di file come cloud computing, limitando l’uso di grandi server e sistemi di archiviazione in ufficio.
- lavorando da casa, le persone hanno meno bisogno di utilizzare carta, cartucce d’inchiostro, toner e altri materiali di consumo per stampare documenti. Ciò può portare a una significativa riduzione della produzione di rifiuti da ufficio.
Avvolgitubo per acqua: perché utilizzarli nel contesto industriale e quali sono i vantaggi?
L’acqua è un bene imprescindibile nel contesto industriale, dal momento che può essere utilizzata per qualsiasi tipo di settore e, soprattutto, per assicurare anche la salvaguardia della maggior parte delle componenti che sono oggetto di ogni attività lavorativa.
Per questo motivo, qualsiasi contesto relativo all’utilizzo e alla gestione dell’acqua potrà essere meglio ottimizzato grazie ad una serie di strumenti e di elementi utili in tal senso. Tra gli strumenti in questione si segnala sicuramente la grande importanza degli avvolgitubo industriali, che possono avere – tra i loro numerosi utilizzi – anche una grande importanza relativa alla protezione dell’acqua e delle relative tubature.
Gli avvolgitubo industriali vengono utilizzati, di solito, per qualsiasi tipologia di protezione per tubature, componenti meccaniche, cavi e tanto altro ancora, grazie alla loro grande versatilità e ad una duttilità che permette loro di essere protagonisti della maggior parte degli utilizzi.
Detto questo, dunque, vale la pena approfondire, nel dettaglio, tutto ciò che c’è da sapere a proposito degli avvolgitubo per acqua, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche di questi elementi e i vantaggi che sono determinati dall’utilizzo di questi ultimi.
Come utilizzare gli avvolgitubo per acqua
Prima di sottolineare quelli che possono essere i vantaggi legati all’utilizzo degli avvolgitubo per acqua, è importante considerare innanzitutto tutti quelli che possono essere gli specifici utilizzi di questi strumenti che presentano un ampio ventaglio di possibilità, sia nell’ambito interno all’industria stessa, sia in altri possibili settori. Nello specifico, infatti, tra i settori che possono essere presi in esame per quanto riguarda l’utilizzo degli avvolgitubo industriale, c’è quello del giardinaggio e del fattore irrigazione, molto importante soprattutto in diversi settori agricoli. Allo stesso tempo, anche produttivamente parlando, gli avvolgitubo per acqua garantiscono un’ottima protezione per impianti dalla grande importanza produttiva e pubblica, come tubature e strumenti per l’irrigazione di campi sportivi, terreni agricoli o giardini pubblici. Tra gli altri utilizzi fondamentali di questi strumenti, inoltre, c’è anche un fondamento legato al tema della ristorazione e dell’industria agroalimentare, dal momento che gli avvolgitubo industriali possono essere legati al costante approvvigionamento di acqua per ristoranti, bar e altri locali. Infine, tra gli ultimi utilizzi che possono essere sottolineati a proposito degli avvolgitubo per acqua, c’è anche quello edile e relativo ai cantieri. In questi due casi, infatti, c’è da considerare quanto importante sia il costante flusso d’acqua per la realtà di costruzioni, progetti e distribuzione in diversi punti cardine di un progetto edilizio.I vantaggi dell’utilizzo di avvolgitubo industriali per acqua
Dopo aver sottolineato quali possono essere tutti gli specifici utilizzi di un avvolgitubo industriale per acqua, vale la pena proseguire con gli specifici vantaggi che possono essere legati a questi strumenti. Come detti precedentemente, infatti, gli avvolgitubo industriali innanzitutto sono fondamentali per quanto riguarda la versatilità di questi elementi che garantiscono una protezione e una maggiore duttilità, anche gestionale, per apparati tecnici e industriali che possono essere utilizzati in ogni contesto produttivo. In secondo luogo, è fondamentale sottolineare quanto importante possano essere questi strumenti per quel che concerne il fattore protezione, soprattutto per tutti quegli strumenti che verranno monitorati e gestiti in maniera costante; naturalmente, accanto a questo fattore, è importante sottolineare anche la natura della protezione relativa alla difesa dalle intemperie e dai raggi ultravioletti, tenendo tubature al riparo soprattutto dal gelo e dai raggi battenti del sole, per proteggere maggiormente queste componenti soprattutto nella stagione estiva in cui capita di osservare guasti e malfunzionamenti costanti. Infine, ultimo elemento di utilità da considerare riguarda il fattore manutenzione e, soprattutto, la maggiore portabilità di strumenti che sono utilissimi in un contesto industriale e che dovranno essere trasportati con maggiore comodità.Quando scade il contratto di noleggio a lungo termine cosa succede?
Acquistare e mantenere una macchina è sempre molto costoso. Pagare bollo, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria può portare ad avere costi non sempre facilmente sostenibili.
Infatti, negli ultimi anni, sono sempre più frequenti i contratti di noleggio a lungo termine, che ti permettono di poter utilizzare un’auto per un periodo di tempo prolungato, senza esserne proprietario.
Il noleggio di una macchina può durare poche ore, giorni, mesi o addirittura anni. Nelle prossime righe ci concentreremo sui noleggi che durano svariati mesi o anni. In particolar modo andremo a vedere che cosa succede al termine del contratto stipulato inizialmente.
Che cos’è un noleggio a lungo termine
Un noleggio auto a lungo termine è un tipo di contratto di leasing che ti consente di guidare un’auto per un periodo di tempo prolungato. I noleggi auto a lungo termine stanno diventando sempre più popolari perché offrono la flessibilità e la comodità di possedere un veicolo senza i problemi e i costi associati alla proprietà. La cosa più importante da considerare quando noleggi un’auto è il periodo di tempo in cui la guiderai. Se hai bisogno di qualcosa per più di un anno, allora è meglio affittare da un’azienda che offre noleggi a lungo termine.Perché scegliere un noleggio a lungo termine
I noleggi a lungo termine sono una buona opzione per chi vuole risparmiare a lungo termine. Sono anche buoni per coloro che hanno bisogno di usare la propria auto per un lungo periodo di tempo. Perché non comprare una macchina nuova? La risposta è semplice: risparmio I noleggi a lungo termine sono un’ottima opzione perché ti permettono di risparmiare denaro e allo stesso tempo utilizzare la tua auto. Ciò è particolarmente importante quando è necessario utilizzare il veicolo per lavoro o per altri motivi che richiedono di fare molti chilometri ogni giorno.A chi affidarsi per stipulare un contratto di noleggio a lungo termine
Ogni autonoleggio che si rispetti offre il servizio di noleggio a lungo termine. Potrai quindi recarti in luogo fisico per andare a cercare l’opzione e la macchina che fa per te. Negli ultimi anni si sono sviluppati anche tanti autonoleggi che operano in rete e che sono in grado di offrirti una maggiore scelta di macchine e soprattutto dei prezzi ancora più competitivi. Contrariamente da come si pensa nell’immaginario comune, infatti, esistono delle realtà affidabili anche online, che permettono di noleggiare la maggior parte dei modelli auto direttamente dal proprio sito web. Questa è un’ottima opzione, perché in pochi, semplici e sicuri click ti permetterà di noleggiare per un lungo periodo l’auto che desideri.Cosa succede quando scade un noleggio a lungo termine
Alla scadenza di un noleggio a lungo termine, la società in genere invia un avviso al noleggiatore chiedendogli di restituire l’auto o di pagare un’estensione. Se non lo restituiscono, potrebbero essere accusati di aver infranto il contratto. In alcuni casi è anche possibile che la società di autonoleggio proponga al cliente di acquistare l’auto ad un prezzo notevolmente vantaggioso e conveniente. Alla scadenza di un noleggio a lungo termine, è importante che il noleggiatore sappia cosa succede al proprio veicolo. Questo può essere fatto chiedendo alla società che gestisce la loro auto a noleggio quando scade e quali opzioni sono disponibili.Quali sono i costi di un noleggio a lungo termine?
I costi del noleggio di un’auto a lungo termine possono variare a seconda della posizione, del tipo di veicolo e di altri fattori. Dovresti anche considerare la quantità di tempo necessaria per noleggiare l’auto. Il costo di un noleggio a lungo termine è generalmente inferiore a quello di un noleggio a breve termine perché non ci sono costi o tasse aggiuntivi che ne derivano. Tuttavia, se devi restituire il veicolo prima della data di scadenza, dovrai pagare una penale per risoluzione anticipata.Pro e contro del trading online: ecco tutto ciò che serve sapere
Con la tecnologia ad avanzare in maniera particolarmente profonda in ogni ambito della società, anche il mondo del lavoro è uscito profondamente cambiato con le persone che, da diversi anni ormai, manifestano preferenze nei confronti del web come fonte di guadagno. A tutto questo si è aggiunto come conseguenza diretta il fatto che accedere ad ambiti come gli investimenti ad altissimo rischio sia diventato estremamente semplice.
Facendo riferimento al trading online, oggetto della nostra guida di oggi, infatti, notiamo come, con una connessione ad Internet stabile ed un dispositivo elettronico di uso comune come potrebbero essere smartphone, tablet e computer, sia possibile immergersi all’interno dei vari mercati di riferimento. Tutto questo è sfociato in una sorta di arma a doppio taglio, visto che moltissimi principianti hanno teso a mitizzare il trading e le sue potenzialità fino a sottostimarne i rischi.
Fare trading è, in realtà, qualcosa di molto pericoloso, visto che il mercato è ricolmo di speculatori e professionisti pronti a dominarlo senza alcuno scrupolo e data la complessità dei vari procedimenti. Per questo motivo è fondamentale comprendere ogni rischio ed informarsi a fondo riguardo pro e contro del trading online prima ancora di iniziare a formarsi, scoprendo se si ha l’attitudine giusta per poter investire o meno. Questo approfondimento è dedicato proprio ai vantaggi e agli svantaggi del trading.
Quali sono i pro del trading online?
Possiamo affermare che siano diversi gli aspetti positivi del trading online. Innanzitutto, questo metodo di investire non prevede spostamenti. È possibile eseguire le varie operazioni direttamente da casa, sfruttando le piattaforme di riferimento come Alfa Advisor, ad esempio. Oltre a questo, i trader possono attingere ad un ampio numero di programmi, in grado di garantire esperienze d’uso molto diverse, adattandosi ai metodi differenti che gli investitori intendono adottare. Il trading online è, di fatto, estremamente pericoloso, ciò nonostante può anche essere molto remunerativo. I mercati di riferimento, infatti, sono interessati da afflussi economici con cifre altissime, nell’ordine delle migliaia di miliardi, pur riuscendo ad agevolare anche i trader che hanno piccole somme di denaro a disposizioni e che, in passato, avrebbero potuto avere problemi nell’interagire col panorama degli investimenti ad alto rischio. Al di là dei costi relativi agli investimenti, poi, avviare un’attività di trading online non rappresenta una spesa particolarmente scomoda, anzi. Abbiamo già accennato in precedenza, infatti, alla facilità con cui è possibile attingere alle risorse hardware e ai software necessari per poter interagire coi vari mercati. Essi presentano anche dei costi molto accessibili. Il tempo, poi, è un altro fattore vantaggioso nel trading online che, essendo una pratica del tutto autonoma, dà la possibilità al trader di potersi gestire nel migliore dei modi.Trading online: ecco quali sono i contro
Viste le premesse fatte nei primi paragrafi, appare chiaro che il trading online sia ricco di aspetti negativi. La maggior parte di essi proviene dal fatto che la mancanza di preparazione tra i meno avvezzi abbonda. Gli investitori emergenti si espongono giornalmente a rischi non indifferenti, senza avere una formazione adeguata a farlo. Moltissime persone, insomma, sottostimano il trading online e le sue insidie. Oltre a questo, la metodologia di investimento in questione prevede di eseguire movimenti e speculazioni molto particolari, anche a ritmi particolarmente serrati. Per questa ragione non tutti possono eseguire transazioni all’interno di questo specifico paradigma. Nel trading online è necessaria una spiccata freddezza psicologica, soprattutto per affrontare gli eventi avversi e le circostanze più complesse. Occorre, dunque, considerare ogni variabile con estrema attenzione. Investire online, infatti, può essere molto pericoloso e, pertanto, richiede un’ampia mole di informazioni.I pro e contro della stampa 3D in termini di impatto sull’ambiente
Per determinare se la stampa 3D possa ritenersi una tecnologia disruptive anche dal punto di vita della sostenibilità ambientale è importante prendere in considerazione sia vantaggi che svantaggi della stessa. Ad esempio, la stampa 3D è migliore per l’ambiente in quanto riduce l’uso delle risorse naturali e il consumo di energia, oltre a snellire le catene di approvvigionamento eliminando gli intermediari non necessari. Può anche ridurre i costi di produzione consentendo la produzione di prodotti in lotti più piccoli e diminuendo le emissioni di trasporto perché i prodotti possono essere stampati più vicino alle loro destinazioni. D’altra parte in molti casi la stampa 3D richiede l’uso di materie plastiche ottenute da fonti non rinnovabili, sebbene possano essere riciclate ove possibile.
In questo articolo cercheremo di analizzare con ordine tutti questi aspetti al fine di stabilire l’effettiva potenzialità green della produzione additiva.
Potenzialità nell’economia circolare
Il principale obiettivo della COP26, l’ultima grande conferenza programmatica sul clima, è quello di azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050. Considerati i tempi e, per così dire, i contrattempi che incontra questo percorso tortuoso, si tratta di un obiettivo molto complesso. Tra le pratiche più utili di cui si è discusso nella conferenza c’è l’economia circolare, ovvero il riutilizzo di tutti i materiali di produzione, compresi gli scarti e gli oggetti finiti già utilizzati. In tal senso la stampa 3D ha le potenzialità per essere una tecnologia cardine di questa buona pratica. Sostanzialmente ogni azienda che stampa in 3D potrebbe utilizzare come materia prima una materia di scarto, a sua volta poi ancora riciclabile. Proprio nell’utilizzo della materia prima, come vedremo, risiede la principale potenzialità “green” della produzione additiva. Allo stesso tempo è su questo stesso tema che risiedono i principali dubbi sulla sostenibilità di questa tecnologia.Non tutti i materiali sono uguali
Secondo i principali funzionamenti delle stampanti 3D diffuse sul mercato, i materiali disponibili rientrano in tre categorie principali: filamenti, polimeri, resine e altre sostanze allo stato liquido. Tra queste alcune hanno un impatto estremamente neutrale sull’ambiente, altre invece inquinano allo stesso modo di altri materiali usati nelle produzioni tradizionali. Con la produzione additiva si può usare, ad esempio, il PLA che è una resina biodegradabile, quindi riutilizzabile e comunque smaltibile senza problemi. All’esatto opposto però c’è l’ABS, acrylonitrile butadiene styrene, che è a base di petrolio e quindi non certo un materiale green. Il problema cardine, ricollegandoci al concetto di economia circolare, è riciclare gli oggetti non più utilizzabili e gli scarti di produzione. Sono ancora poche le aziende che riescono a produrre filamento stampabile dalla plastica riciclata. Produrre polimeri di metallo da scarti metallici per via di un processo di atomizzazione non è semplice e, soprattutto, è piuttosto impattante. Nei processi di sterolitografia, processo in cui un laser raffredda solo la parte interessata all’interno di una vasca di materiale liquido, è stimato che oltre un quarto del materiale in eccesso non sia poi riutilizzabile. Nonostante la presenza di queste problematiche oggettive bisogna comunque considerare che questa tecnologia è in continua evoluzione. Inoltre si basa su un principio che per sua natura fornisce di default un vantaggio in termini di sostenibilità alla stampa 3D: l’addizione di materiale. La produzione additiva utilizza solo la materia prima necessaria, a differenza ad esempio delle produzioni sottrattive che lavorano per esclusione di materiale e conseguente creazione di scarti.Le vere potenzialità della stampa 3D
In definitiva il processo produttivo in sé, ovvero la fase di stampa vera e propria, non è per forza più “green” dei metodi tradizionali di produzione. Ma è nell’intera catena di creazione dell’oggetto finale che risiede la potenzialità disruptive del 3D: avere meno limiti di design per progettare in modo più efficiente, quindi usare anche meno materiale; riparare oggetti stampando singoli pezzi di ricambio; stampare localmente accorciando la catena di produzione e inquinando meno coi trasporti; fare meno inventariato e avere minori spese di magazzino; factory di stampa meno inquinanti, silenziose e pulite. Il mondo disegnato dalla stampa 3D sembra quindi più vicino all’ideale ecologista, ma bisognerà continuare a lavorare sodo per concretizzare questa visione.Progettazione schede elettroniche: componenti e fasi di montaggio
I microprocessori
I microprocessori sono quelle componenti che guidano la scheda elettronica: le schede elettroniche sono presenti in qualsiasi dispositivo di uso quotidiano. Il microprocessore è un circuito elettronico costituito da microchip con la funzione di elaborare informazioni e istruzioni: i transistor sono l’elemento primario del chip mentre i conduttori trasferiscono la corrente elettrica da una componente all’altra. Il microprocessore è di dimensioni ridotte e per funzionare al meglio necessita di integrazioni esterne come la memoria RAM e le periferiche di ingresso e uscita. Se la scheda elettronica non richiede funzionalità particolari, viene utilizzato un microcontrollore dove tutti gli elementi sono riuniti in un unico chip: il microcontrollore ha quindi delle capacità inferiori con frequenze più basse rispetto al microprocessore. Il microprocessore richiede un dispendio energetico di molto maggiore al microcontrollore e questo perché le capacità del microprocessore sono nettamente superiori. A seconda del progetto per la scheda elettronica, i microprocessori vengono scelti in base ad una molteplicità di fattori:- Mansioni della scheda elettronica
- Budget del cliente
- Performance richieste al microprocessore
Montaggio delle schede elettroniche
Il montaggio delle componenti può essere eseguito in due modalità:- Montaggio PTH: prevede sia montaggio che saldatura manuali tramite una stazione saldante che raggiunge temperature fino a 360°. Il montaggio manuale è necessario quando sono presenti delle componenti della scheda elettronica non avanzate per cui non sono disponibili degli equivalenti in SMT.
- Montaggio SMT: sta per surface mount technology ed è tutta quella tecnologia che prevede il processo di montaggio delle componenti nei circuiti elettronici. Questo tipo di processo offre particolari vantaggi:
- Dimensioni ridotte delle componenti e quindi delle schede elettroniche
- Montaggio più rapido delle componenti
- Possibilità di sfruttare entrambe le facciate del circuito per il montaggio dei componenti
Lamatura parquet: cos’è, come funziona, costi
Oggi come oggi, quando si parla di pavimentazioni che affascinano, non si può non chiamare in causa il parquet. Disponibile in un ampio numero di essenze che si differenziano per colore e resistenza richiede, per mantenersi nel tempo, l’esecuzione di specifici trattamenti. Uno dei più popolari è indubbiamente la lamatura. Cos’è? Come funziona? Quanto costa? Per scoprire le risposte a queste e altre domande, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.
Lamatura del parquet: le fasi
La lamatura del parquet è uno degli interventi più complessi e d’impatto da considerare quando si punta a ottimizzare la bellezza della sopra citata tipologia di pavimentazione. Si tratta di un obiettivo di grande importanza. Anche se a volte non ce ne rendiamo conto, dallo stato del parquet può dipendere il valore dell’immobile nel momento in cui si decide di metterlo sul mercato. Alla luce di ciò, per effettuare la lamatura è opportuno rivolgersi a realtà specializzate (su https://www.parquettistatorino365.it/lamatura-parquet-torino/ puoi trovare le informazioni su una delle più importanti in Piemonte). Dopo questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo delle fasi che caratterizzano l’intervento tecnico. Ecco tutti i dettagli in merito:- Rimozione di uno spessore estremamente contenuto – siamo nell’ordine dei decimi di millimetro – dal pavimento preesistente. Nel corso di questo step si utilizzano diversi strumenti. Uno dei più popolari è la levigatrice a nastro. Il suddetto strumento, a seconda della zona in cui si agisce, può avere diverse dimensioni. Giusto per fare un esempio ricordiamo che, quando si ha a che fare con le aree adiacente al battiscopa, si utilizzano levigatrici più piccole rispetto a quelle che, invece, vengono usate al centro della stanza;
- Pulizia e stucco dei listelli: in questa fase, i parquettisti si concentrano in particolare su quelli che appaiono, rispetto agli altri, più rovinati;
- Levigatura di precisione, step avente lo scopo di livellare il pavimento;
- Applicazione della cera.
Ogni quanto effettuare la lamatura?
In condizioni normali, ossia quando non si ha a che fare con un’esposizione al sole particolarmente accentuata o con frequenti contatti con l’acqua, la lamatura del parquet andrebbe effettuata ogni 7 anni.Le fasi di completamento
Le fasi citate nel paragrafo precedente rappresentano la base della lamatura del parquet. Per amor di precisione, è il caso di ricordare l’esistenza di vere e proprie fasi di completamento. In cosa consistono? La prima prevede il focus sulla stuccatura. L’artigiano esperto, utilizzando una spatola, stende sulla superficie del parquet una pasta ad hoc. Quest’ultima è un mix tra leganti e polvere di legno. Il suo ruolo è molto importante: utilizzandola, infatti, si agisce chiudendo le fughe tra un listello e l’altro. Subito dopo la stuccatura arriva il momento della carteggiatura, grazie alla quale è possibile eliminare lo stucco in eccesso. In che modo? Attraverso un materiale abrasivo a grana finissima. Dopo la stuccatura arriva la finitura, che prevede l’applicazione di olio o di vernice.Cosa sapere sul parquet prefinito
Se si ha intenzione di ottimizzare le spese a lungo termine senza rinunciare alla bellezza del proprio pavimento, un consiglio utile da seguire prevede il fatto di acquistare il parquet prefinito. Di cosa si tratta? Di un pavimento che viene comprato già levigato e previa esecuzione di trattamenti in superficie, tra i quali è possibile includere la finitura. Quest’ultima, viene effettuata ricorrendo alla vernice. Quando si opta per questo prodotto, si ha la garanzia di un equilibrio perfetto tra resistenza, estetica e semplicità di manutenzione.I costi
A questo punto, è naturale farsi domande sui costi della lamatura del parquet, premettendo il fatto che i parametri possono variare a seconda delle scelte della singola impresa o della zona d’Italia. Esistono anche altri criteri da considerare. Nel caso del sopra citato parquet prefinito, si parla di un costo al metro quadro compreso tra i 17 e i 25 euro. Anche l’essenza conta. La lamatura di un parquet in quercia, infatti, costa meno – non tanto – di quella di un pavimento in rovere.Pulizia di palestre e centri sportivi: alcuni consigli da seguire
Nel corso degli ultimi anni, soprattutto a partire dallo scoppio della pandemia, c’è un’esigenza pressante, che è quella di prestare maggiore attenzione alla pulizia di determinati ambienti.
Ad esempio, le palestre e i centri sportivi sono oggetto di interventi di sanificazione sempre più significativi, che vengono svolte dalle migliori imprese pulizia.
Si tratta di ambienti che necessitano di un focus particolare, dal momento che si deve cercare di conservare sempre un elevato livello di salubrità di questi spazi, in maniera tale da tutelare al massimo la salute delle persone che poi passeranno parte del loro tempo all’interno di tali strutture.
In questo articolo grazie alla professionalità di Prime Cleaning impresa di pulizie a Rimini andremo a vedere la differenza tra un’operazione normale e tradizionale di pulizia e, invece, un intervento di igienizzazione, che è decisamente più approfondito e che comprende attività come disinfezione e sanificazione.
I vari interventi svolti da un’impresa di pulizia
Come abbiamo anticipato quando si deve contattare un’impresa di pulizie è fondamentale avere le idee ben chiare in merito alle differenze che intercorrono tra le attività di pulizia, quella di disinfezione e, infine, quella di sanificazione. È direttamente la disciplina di legge attualmente in vigore sul territorio italiano che fa chiarezza e permette di fugare ogni tipo di dubbio. Il servizio di pulizia prevede un complesso procedimento e di operazioni che hanno come obiettivo finale quello di eliminare tutto quello sporco che si può notare in superficie. Gli interventi di pulizia possono essere portati a termine non solo su superfici, ma anche su oggetti, piuttosto che su zone di pertinenza e così via. Nella maggior parte dei casi, non ci si preoccupa in questi casi anche di debellare completamente i batteri presenti su tali superfici ma nella maggiore parte dei casi l’operazione di pulizia ha carattere preliminare, rispetto a dei processi di igienizzazione più complessi e articolati.Servizio di sanificazione e disinfezione
Le altre due attività fondamentali che devono essere svolte in maniera efficace da qualsiasi impresa pulizie Rimini corrispondono alla disinfezione e alla sanificazione. Nel primo caso, si tratta di un insieme di procedure che serve ad aumentare il livello di salubrità di determinati ambienti e zone di pertinenza. Un obiettivo che viene raggiunto usando dei prodotti che vanno a rimuovere del tutto oppure a inattivare gli agenti patogeni che sono diffusi non solo nell’aria, ma anche sulle superfici. Invece, nel secondo caso, ovvero la sanificazione, si parla di un gruppo di attività che serve a migliorare la salubrità degli ambienti, puntando a rendere più pulito l’intero microclima di determinati ambienti.Rendere gli ambienti più sicuri e igienici
La sanificazione di strutture come le palestre piuttosto che i centri sportivi deve essere eseguita sempre in maniera professionale. Proprio per questo motivo, è fondamentale utilizzare in maniera corretta e precisa i prodotti, così come i macchinari più adatti per il trattamento di qualsiasi tipo di superficie. Lo scopo finale di questo tipo di interventi è quello di fare in modo che gli ambienti migliorino in termini di sterilizzazione, igienizzazione e salubrità. Insomma, che queste strutture diventino molto più sicure. Nella maggior parte dei casi, questi interventi di sanificazione delle palestre, così come dei centri sportivi, prevede l’uso di tecniche manuali, oppure soluzioni decisamente più innovative e all’avanguardia. Ad esempio, viene spesso e volentieri usato il vapore secco e l’ozono. In entrambi i casi, si può ottenere una certa efficacia per svolgere un’operazione antimicrobica, ma che mira anche a rimuovere tutti i batteri e i virus che si trovano all’interno di un determinato ambiente, riducendo il più possibile anche i rischi di contagio piuttosto che quelli legati alle allergie.Cosa fare quando rimani fuori casa?
Sei uscito di fretta e furia e hai dimenticato le chiavi a casa? Non ti agitare, ci sono diversi modi per poter entrare in casa. Il primo in assoluto è rimanere tranquilli e non agitarsi, controllare ulteriormente tutte le tasche per verificare se non si siano nascoste da qualche parte. Se non le trovi, il passo successivo da fare è quello di evitare di forzare la porta perchè non saranno i calci o i pugni ad aprirla: quelli non faranno altro che distruggerla. Ora che sei calmo e tranquillo puoi contare sul nostro aiuto poichè ti offriremo le soluzioni ideali che portano all’apertura porte in maniera sicura.
Tecniche per aprire la porta?
Hai dimenticato le chiavi di casa e non sai cosa fare. Non ti disperare. Se sei qui, probabilmente è perchè non hai manualità in certi lavori, per cui il nostro primo consiglio è quello di rivolgerti a un professionista del settore, un fabbro esperto e qualificato, che in pochissimo tempo raggiungerà il tuo domicilio e aprirà la tua porta. Oppure, se se pensi di avere manualità poi procedere all’apertura in modo autonomo, ma sappi che, se non stai attento potresti danneggiare la tua porta, tanto da richiederne non solo più l’apertura ma la sostituzione di essa. I fabbri per procedere all’apertura delle porte utilizzano varie tecniche, in particolare:- Look Picking: metodo non solo utilizzato dai fabbri, ma, laddove le serrature lo permettono anche dai ladri esperti. Attraverso un grimaldello è possibile procedere all’apertura della porta senza lasciare alcun segno su di essa.
- Foratura della serratura: metodo più drastico, poichè come dice il nome stesso, si va a forare direttamente la serratura della porta. In questo modo sarà necessario sostituire quest’ultima.
- Boroscopio: consente di aprire la serratura della porta mediante l’utilizzo di un boroscopio, strumento in grado di raggiungere la serratura e di operare su essa consentendone così l’apertura.
- Foro nella porta: purtroppo è eseguibile solo su pochi tipi di porte e eseguire un foro è un’operazione estremamente difficile.